Spesso mi capita di voler apprezzare il gusto di alcuni alimenti senza sovrastrutture, per come sono, perché già da soli bastano. Allora il difficile è trovare la base “neutra” che li valorizzi, in questo caso ho scelto gli spaghetti.
Ingredienti
100 gr. di spaghetti di Gragnano
70 gr. di formaggio vaccino di malga a fermentazione naturale acida, pasta molle
50 gr. di peperone verde
Procedimento
Il procedimento di questa ricetta non è difficile, ma è proprio l’estrema semplicità che esalta l’importanza della precisione dei pochi passi.
La vera difficoltà può derivare dal riuscire a reperire gli ingredienti giusti:
La pasta di semola di tenuta corposa e al dente, ne esistono diverse qualità degne di nota.
Il formaggio vaccino di malga a fermentazione naturale, senza caglio, giovane e molle, di pascoli montani. Il sapore di questi formaggi varia dall’estate all’inverno. D’estate le mucche si nutrono di erba del pascolo ed il formaggio ne riporta tutte le fragranze, queste sono meno accentuate nei mesi invernali quando il nutrimento proviene dal fieno, ma rimangono comunque formaggi di inconfondibile gusto. Dove non vi sia possibile reperire un formaggio di malga rivolgetevi a selezioni di caseifici di qualità, sempre a pasta molle, dal gusto deciso.
Il peperone verde sarebbe l’ideale averlo appena colto dall’orto, ma quando questo non è possibile acquistate un peperone che profumi in modo eccezionale.
Mantecate fuori della fiamma gli spaghetti scolati al dente, aggiungendo un poco di acqua di cottura, con il peperone tagliato prima in lamelle sottili e quindi il piccoli frammenti. Impiattate bollente e disponetevi sopra dei piccoli pezzi di formaggio di malga, che si fonderanno lentamente con il calore stesso degli spaghetti.
Per me è già sufficiente, ma se vi piace un tocco di pepe, vi suggerisco vivamente quello indonesiano.
Copyright Massimo Malantrucco 13 ottobre 2014